giovedì 29 dicembre 2011

ANTEPRIMA NUOVO DISCO SIZZLA

Arriverà a metà febbraio l’ultima ed attesa creatura discografica di Sizzla. Abbiamo già nome, copertina e track list oltre ad un bellissimo video dove è lo stesso artista a fornire alcune informazioni inedite sul prossimo lavoro. Dunque si chiamerà " The Chant", ed uscira il 17 Febbario 2012. Ma prima un grande tour per promuoverlo che toccherà anche l’Italia con una data certa a Pescara
Si comporrà di 13 tracce sotto elencate , un’ altro disco roots di Sizzla che dopo l’incidente di moto non si è ancora visto salire su nessun palco.


Il disco è prodotto dalla sua Caveman ma l’etichetta è invece la AfroJam Label.
L’album in pratica è stato scritto durante il suo tour africano e la permanenza nel 2010 in Ghana, Zimbabwe, Gambia e il Sud Africa. Tutti inediti tranne due canzoni quali “Hungry Children” e “Zimbabwe” per un album che si annuncia mistico e frutto della meditazione africana per un possibile rimpatrio mai scartato definitivamente dal cantante.

01. Chanting Rastaman
02. Jah Made It Possible
03. How Come feat. Jah Seed
04. Put Away The Weapons
05. Zimbabwe
06. Hungry Children
07. System Crash
08. Look What's Happening
09. Smoke Marijuana feat. Wippa Demus & Halloway
10. Love Selassie I More
11. A She Mi Love
12. Something Special
13. Chant

giovedì 8 settembre 2011

BUJU BANTON ANCORA IN TRANSITO DA UNA PRIGIONE ALL’ALTRA

Ancora non è chiaro Buju dove andrà a finire.
C'è ancora incertezza sulla sorte di Buju Banton in particolare in quale prigione di massima sicurezza verrà destinato. L'artista registrato con il suo vero nome, quello di Mark Anthony Myrie, con numero distintivo 86700-004 - dovrebbe essere ospitato in una struttura in Oklahoma, ma il Federal Bureau of Prisons pur riconoscendo che è sotto la loro custodia, lo segnala in transito sul suo sito web www.bop.gov.


In un primo momento per problemi di posti letto, Buju doveva essere trasferito da Miami dal carcere della contea di Pinellas al Mississippi ma sembra che anche questa opzione è saltata. Nella nuova destinazione c’è lo stato del Texas, solo che lì non ci sono carceri di massima sicurezza.
David Markus, l'avvocato che ha rappresentato Banton nei due processi, ha indicato che intende fare appello alla sentenza che l’ha condannato 10 anni, ma anche cercare di avvicinare il Deejay alla sua famiglia che si trova in Miami.
"Stiamo ancora aspettando le trascrizioni del processo, per cui il ricorso non è stato ancora depositato. Sarà più probabile che sarà accolto per il giorno del ringraziamento.
Markus ha detto infine che, nonostante i problemi sulla sua destinazione definitiva , Buju Banton è di buon umore ed ottimista sul che vincerà l’appello.

"Buju vorrebbe che i suoi amici, parenti e fans sappiano che lui è appeso ad un filo ed in attesa di essere trasferito. “

giovedì 19 maggio 2011

TOYA, UN ALTRO SINGOLO IN VETTA ALLE CLASSIFICHE

L’artista di casa Down Sound Toya ha centrato, con il singolo “True Blessing”, la testa di una hit parade, e questo è il suo terzo brano che diventa un numero uno nella speciale “Jamaica Music Countdown”, dopo essere stata per 20 settimane presente in classifica.


Toya negli ultimi mesi ha ricevuto numerosi forward durante le sue performance al “Tipsy” al Drax Hall Estate a St.Ann, al “Portmore Seafood Festival” a St. Catherine, e al “Jamaica International Kite Festival” durante le vacanze pasquali.

La cantante sta provando a portare avanti al meglio la sua carriera dopo la tragica morte del padre, Brian Jackson, rapinato e ucciso all’inizio dello scorso aprile:

“Mi manca mio padre terribilmente, ma devo continuare con la mia carriera e la mia vita, perché lo spirito di mio padre continua a vivere in me, nei miei fratelli e gli altri parenti. Finchè vivremo, lui non morirà mai, e io dedico il mio successo alla sua memoria, ai miei amici più cari e alla mia famiglia”.

TRUE BLESSING - Toya

martedì 17 maggio 2011

Facebook

Facebook è un sito web di reti sociali, di proprietà della Facebook, Inc., ad accesso gratuito. È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google[2].

Il nome del sito si riferisce agli annuari con le foto di ogni singolo soggetto (facebook) che alcuni college e scuole preparatorie statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno accademico e distribuiscono ai nuovi studenti ed al personale della facoltà come mezzo per conoscere le persone del campus.

Secondo i dati forniti dal sito stesso, nel 2010 il numero degli utenti attivi ha raggiunto e superato quota 500 milioni[3] in tutto il mondo. Il sito nel 2009 è divenuto profittevole segnando il primo bilancio in attivo


Storia

Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook

Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harvard, con l'aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Per la fine del mese, più della metà della popolazione universitaria di Harvard era registrata al servizio. A quel tempo, Zuckerberg fu aiutato da Dustin Moskovitz e Chris Hughes per la promozione del sito e Facebook si espanse all'Università di Stanford, alla Columbia University e all'Università Yale. Questa espansione continuò nell'aprile del 2004 quando si estese al resto della Ivy League, al MIT, alla Boston University e al Boston College. Alla fine dell'anno accademico, Zuckerberg e Moskovitz si trasferirono a Palo Alto in California con McCollum, che aveva seguito uno stage estivo alla Electronic Arts. Affittarono una casa vicino all'Università di Stanford dove furono raggiunti da Adam D'Angelo e Sean Parker.

Il dominio attuale, facebook.com, fu registrato soltanto in seguito, tra l'aprile e l'agosto 2005,[5] e molte singole università furono aggiunte in rapida successione nell'anno successivo. Col tempo, persone con un indirizzo di posta elettronica con dominio universitario (per esempio.edu, .ac.uk ed altri) da istituzioni di tutto il mondo acquisirono i requisiti per parteciparvi. Quindi il 27 febbraio 2006 Facebook si estese alle scuole superiori e a grandi aziende.

Dall'11 settembre 2006, chiunque abbia più di 13 anni può parteciparvi. Gli utenti possono fare parte di una o più reti partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o la regione geografica. Se lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo, con il passare del tempo si è trasformato in una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di Internet.

Dal settembre 2006 al settembre 2007 la posizione nella graduatoria del traffico dei siti è passata secondo Alexa dalla sessantesima alla settima posizione. Dal luglio 2007 figura nella classifica dei 10 siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno negli Stati Uniti per foto visualizzabili, con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente.

Nel 2007 Microsoft acquista una quota dell'1,6% per 240 milioni di dollari[6] e un gruppo di investitori russi compra il 2% per 200 milioni di dollari. Il valore del sito era stimato da Microsoft all'epoca in 15 miliardi di dollari[6], ma successivamente smentito e corretto in 3.7 miliardi di dollari nel 2009 [7].

In Italia c'è stato un boom nel 2008: nel mese di agosto si sono registrate oltre un milione e trecentomila visite, con un incremento annuo del 961%;[8] il terzo trimestre ha poi visto l'Italia in testa alla lista dei paesi con il maggiore incremento del numero di utenti (+135%)[8]. Secondo i dati forniti da Facebook e raccolti nell'Osservatorio Facebook,[9] gli utenti italiani nel mese di aprile 2011 sono 22 milioni.[10]

A inizio 2010 l'azienda è stata valutata a 14 miliardi di dollari.[11] A metà 2010 l'azienda è stata valutata a 25 miliardi di dollari, per poi giungere a un valore stimato di 41 miliardi di dollari nel novembre 2010,stima di SecondMarket. Il giorno 3 gennaio 2011, Goldman Sachs investe in Facebook 450 milioni di dollari facendolo rivalutare alla cifra astronomica di 50 miliardi di dollari.

Nel 2010 il sito ha superato, negli Stati Uniti per una settimana, come numeri di accessi, il motore di ricerca Google.

Il Reggae

Il Reggae è un genere musicale originario della Giamaica essenzialmente discendente dallo ska, ma sviluppatosi propriamente come leggera variante del rocksteady. Esso inoltre, almeno nelle sue forme classiche, trae elementi dalla musica popolare giamaicana (Mento,Calypso) ma soprattutto dagli influssi R&B e soul nordamericani in voga negli States in quell'epoca.

Questa musica è solitamente accostata a periodi e movimenti giunti successivamente deviando e filtrando il genere musicale verso altre strade, completamente opposte a quelle delle sue origini e delle primissime diffusioni giovanili. Con l'avvento del culto religioso rasta, capeggiato da Bob Marley, il primo reggae infatti morì definitivamente. Marley trasformò il reggae non solo sotto l'aspetto musicale e ritmico, ma lo diffuse come culto vero e proprio, cambiando notevolmente quelle che erano le radici pure di questo specifico sound. Fu proprio con l'arrivo del roots reggae, che l'autenticità del sound originario scomparve per sempre[1]. In origine sostenuto da rude boy e skinhead, il reggae divenne poi simbolo del culto religioso giamaicano chiamato rastafarianesimo.